Fotovoltaico e paesaggio: storica sentenza del Consiglio di Stato

Una Soprintendenza pretendeva che i moduli FV, oltre ad essere dello stesso colore delle tegole, fossero installati anche sulla falda nord. Per il Consiglio di Stato, nel proibire il FV in aree vincolate i dinieghi non possono essere “sproporzionati”. E poi c'è l'interesse nazionale per le rinnovabili.

Il Consiglio di Stato è intervenuto sulla questione con una sentenza unica che finalmente definisce senza ricorrere a giri di parole “eccessive” e “illogiche” le limitazioni imposte al fotovoltaico, anche in virtù degli obiettivi che il nostro "Bel Paese" è tenuto a rispettare con l' Unione Europea, di diminuire del 20% entro il 2020 l'immissione di gas serra.

… appare eccessivo e in definitiva sproporzionato e illogico, anche alla luce dell’esigenza, legislativamente riconosciuta, d’incentivare la produzione di energia con fonti rinnovabili e di favorire soluzioni di risparmio energetico.

I progettisti, che avevano visto respingere dal TAR Lombardia le proprie richieste in opposizione a quanto deciso del MiBACT, possono ora contare sull'appoggio di quanto stabilito dal Consiglio di Stato, che di fatto accoglie il loro ricorso di primo grado e annulla sia il parere sfavorevole espresso dalla commissione paesaggio.

La vicenda solleva quindi, una questione delicata e che è doveroso affrontare considerando le ragioni di entrambe le parti in causa: se è vero che si deve incentivare l’installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile, in grado di generare energia pulita e sostenibile per l’ambiente, è necessario farlo.

Team ObiettivoZero

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Crediamo nella cultura del risparmio energetico, nell'utilizzo di fonti rinnovabili che siano in grado di sostituirsi per semplicità ed efficienza agli idrocarburi.

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