Ottimizzatori fotovoltaico: cosa sono e come funzionano?

Ottimizzatori fotovoltaico: una definizione

Gli ottimizzatori fotovoltaico sono piccoli dispositivi elettronici (dal peso di circa 2 kg), collegati ad ogni modulo solare, la cui funzione è di collegare il singolo pannello fotovoltaico all'inverter, in modo da renderlo indipendente dagli altri.

 

Hanno l'aspetto di scatole nere contenenti al loro interno una scheda elettronica che trasmette via wireless i dati di produzione ai singoli moduli, assicurando così, il rendimento massimo del singolo pannello.

 

Installare questi apparecchi garantisce un monitoraggio continuo ed in tempo reale sulla produzione dei singoli pannelli, grazie a una centralina di raccolta dati che consente di individuare eventuali anomalie e cali di rendimento.

 

 

L'obiettivo di questi dispositivi è far raggiungere all’impianto il punto di massima potenza per ciascun modulo, in modo da garantire un funzionamento efficiente ed ottimale dell'impianto. Quindi lo scopo principale è di consentire all'intero sistema di mantenere la massima efficienza di produzione anche in caso di scarso rendimento di un singolo pannello, in modo che quest'ultimo non vada ad inficiare la resa complessiva dell'intero sistema fotovoltaico.

 

 

Ottimizzatori fotovoltaico: perché non convengono?

Non sempre, però, gli ottimizzatori fotovoltaico si rivelano una giusta scelta e i motivi sono diversi.

Se l'installazione fotovoltaica è esposta ad una buona esposizione solare, dunque non soggetta ad ombreggiamenti frequenti, gli ottimizzatori non offrono alcun vantaggio in termini di produzione di energia.

 

Il progresso tecnologico, inoltre, ha fatto sì che i nuovi inverter si occupino in modo automatico del monitoraggio del rendimento di un impianto fotovoltaico, senza che si renda necessario utilizzare questi dispositivi. L'inverter va a tenere equilibrato senza far cadere il mppt (punto di massima potenza).

 

Rispetto ad un impianto tradizionale, proprio in considerazione di un rendimento più efficace e prolungato nel tempo, il costo degli ottimizzatori per pannelli fotovoltaici è nettamente superiore. Inoltre, più aumentano i componenti elettronici sul tetto, più si allungano i tempi di installazione ed aumenta anche la probabilità di incorrere in un errore e un rischio di incidenti.

 

Trattandosi di componenti elettronici che vengono esposti sui tetti, sono soggetti ad usura e si guastano con estrema facilità, causando disagi piuttosto pesanti all'impianto stesso.

 

 

Tra le potenziali fonti di pericolo, ci sono i terminali montati in modo errato, i collegamenti allentati e, in particolare, l’errato abbinamento di connettori di diversi produttori, il cosiddetto “mismatching”. Sono stati registrati, inoltre, casi in cui gli ottimizzatori hanno fatto prendere fuoco il pannello stesso, nonostante siano stati venduti come componenti che riducevano maggiormente il rischio di incendi.

Le produzioni di ottimizzatori, per di più, non sono eccellenti e non c’è differenza tra quelli con o senza ottimizzatore.

 

Va anche considerato che gli ottimizzatori possono essere utilizzati solo con alcuni tipi di inverter e non sempre sono compatibili con tutte le tipologie di impianti fotovoltaici. Ciò significa che, per utilizzare gli ottimizzatori, potrebbe essere necessario sostituire anche altri componenti dell'impianto, aumentando ulteriormente i costi d’installazione.

 

Aggiungiamo che, trattandosi di elettronica decentralizzata, ci sono costi maggiori anche in termini di manutenzione. Non c'è da stupirsi se i principali produttori di inverter (Fronius e Sma), non abbiano mai sposato la filosofia degli ottimizzatori.

Team ObiettivoZero

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