REPowerEu: cos’è il Piano Europeo per l'energia?

Negli ultimi mesi, l'Europa si è ritrovata ad affrontare sfide decisamente complesse: l'aumento dei prezzi dell'energia da un lato, e la necessità di diversificare l'approvvigionamento energetico dall'altro.

 

Questo scenario, che si è imposto a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina, ha portato inevitabilmente a ridisegnare gli equilibri internazionali.

In risposta a queste difficoltà, la Commissione Europea ha presentato RePowerEu, un Piano per ridurre rapidamente la dipendenza dai combustibili fossili russi ed accelerare la Transizione Verde, aumentando la resilienza del sistema energetico dell'UE.

 

 

RePowerEu: cosa prevede?

RePowerEu, un Piano da 300 miliardi di euro, prevede di alzare i target per le rinnovabili ed incrementare l'efficienza energetica, non soltanto ai fini della crisi climatica, ma anche per dire finalmente addio ai combustibili fossili importati dalla Russia.

 

Il Piano Europeo mira a portare a zero la dipendenza energetica da Mosca entro il 2027, tagliando due terzi delle importazioni entro breve.

 

Sono 3 i pilastri su cui punta il Piano Europeo per l'energia:

  1. diversificare le fonti rinnovabili e non rinnovabili,
  2. risparmiare sull'uso di energia;
  3. accelerare la Transizione Verde.

 

 

 

 

Le misure messe in atto dal Piano RePowerEu puntano su progetti relativi al settore dell'energia solare ed eolica, e mirano alla diffusione dell'idrogeno rinnovabile. Ciò sarà possibile aumentando dal 40% al 45% l’obiettivo delle energie rinnovabili al 2030.

Proprio per questo motivo, il Piano Europeo prevede di raddoppiare la capacità fotovoltaica, installando 600 nuovi gigawatt entro il 2030.

 

 

Per farlo, RePowerEU intende rendere obbligatori, in maniera graduale, l'installazione di pannelli solari sui tetti su diverse strutture.

 

Nello specifico, prevede entro il 2026 l'installazione di pannelli solari su edifici commerciali e pubblici con un'area maggiore di 250 metri quadrati di nuova costruzione, entro il 2027 l’obbligo verrà esteso anche agli edifici già esistenti della stessa tipologia, mentre a partire dal 2029, l'obbligo scatterà per tutti i nuovi edifici residenziali.

 

 

Di fatto, il Piano RePowerEu vuole rendere obbligatorio il fotovoltaico come strumento di produzione energetica, che va nella direzione dell’affrancamento dalle fonti di energia fossile.

Affinché questo Piano sia realizzabile, la Commissione Europea invita gli stati membri ad accorciare i tempi delle autorizzazioni, passando da una media di 6-9 anni ad un 1 anno.

 

 

 

Ulteriori punti chiave del Piano

Entro il 2029 dovrebbe arrivare lo stop alla vendita delle caldaie autonome a gas, un'azione che verrà rafforzata in parallelo dal declassamento delle caldaie a combustibile fossile nelle etichette sulla performance energetica e dall'obiettivo di raddoppiare la diffusione delle pompe di calore.

 

Il Piano Europeo prevede un incremento del 100% nelle installazioni di pompe di calore, una semplificazione burocratica al fine di velocizzare le autorizzazioni di nuovi impianti di fonti rinnovabili e portare gli approvvigionamenti di idrogeno verde (prodotto da fonti rinnovabili) a 20 milioni di tonnellate per essere generato il 50% direttamente in Europa, impiegato nelle industrie energivore ed utilizzato al posto dei combustibili fossili.

 

Maggiore efficienza, risparmio energetico, elettrificazione, sostituzione del carburante, una maggiore diffusione di idrogeno, biogas e biometano rinnovabili sono tutti ottimi presupposti che potrebbero far risparmiare fino a 35 miliardi di metri cubi di gas naturale entro il 2030.

Team ObiettivoZero

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Crediamo nella cultura del risparmio energetico, nell'utilizzo di fonti rinnovabili che siano in grado di sostituirsi per semplicità ed efficienza agli idrocarburi.

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